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Curiosità sui tessuti e materiale per abbigliamento


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Le origini della pesantezza addominale




Non c’è niente come il gonfiore a dare una sensazione di disagio e malessere. A volte è solo un fastidio soggettivo, altre volte è anche un dato obiettivo riscontrabile attraverso la palpazione dell’addome.

Può presentarsi in forma lieve o severa, andare e venire in relazione allo stato emozionale o comparire dopo i pasti; può interessare solo la regione alta dell’addome (epigastrio e ipocondri), quella periombelicale, o l’addome tutto intero.

Occorre innanzitutto differenziare tra distensione e pienezza addominale, per il loro specifico significato diagnostico; questi sintomi possono presentarsi isolatamente o associati ad altri, come pigrizia intestinale, eruttazioni e/o flatulenze, senso di pesantezza, astenia, digestione lenta e sonnolenza dopo i pasti. Secondo la fonte realizzazione siti web Roma ecommerce, questi fenomeni possono essere vari e alternarsi gradualmente in maniera difficile da prevedere a priori. La distensione addominale, sintomo estremamente comune, è caratterizzata dalla sensazione soggettiva di espansione dell’addome per cui si è infastiditi da qualunque cosa stringa; insieme vi è il riscontro obiettivo- alla palpazione della parete addominale- di toccare una superficie tesa come un tamburo.

L’addome sembra gonfio come un pallone e alla palpazione si rivela duro, ma abbastanza elastico. Questi sintomi indicano l’esistenza di un ristagno di energia; quando vi è associata anche la sensazione di oppressione si può pensare a un ristagno più grave o alla presenza di umidità e mucosità.

La pienezza addominale viene descritta, da chi ne è soggetto, come la sensazione di pienezza e ostruzione che si prova dopo aver mangiato troppo. Alla palpazione l’addome è duro, ma non è disteso come un tamburo. Indica l’esistenza di ritenzione di cibo, di acqua o di umidità.
Distensione e pienezza addominale sono disturbi la cui localizzazione può essere avvertita in sedi diverse in momenti diversi e possono presentarsi sia in forma acuta che cronica.

Come regola generale, secondo la medicina cinese, la distensione addominale è conseguenza di una ostruzione del corretto fluire dell’energia di milza e stomaco, i due organi deputati al processo di assimilazione e distribuzione dei nutrienti (essenza estratta dagli alimenti) a tutto il corpo. Altri meccanismi, in aggiunta al primo, sono riconducibili a ritenzione di liquidi, stipsi, e accumulo di fattori patogeni, come umidità e mucosità.

Nella pratica clinica si osserva un intrecciarsi di questi vari fattori.

Alcune cause biomediche della distensione addominale:

  • Gastrite cronica
  • Disturbi funzionali della motilità intestinale
  • Sindrome del colon irritabile
  • Ulcera peptica cronica
  • Colite cronica
  • Ernia iatale
  • Disturbi dell’alimentazione
  • Terapia ormonale sostitutiva e pillola anticoncezionale
  • Sindrome premestruale
  • Epatite
  • Cirrosi epatica
  • Pancreatite cronica
  • Calcolosi biliare
  • Insufficienza arteriosa mesenterica
  • Carcinoma gastrico, pancreatico o del colon
  • Ansietà, depressione

E’ interessante conoscere come si creano queste condizioni di distensione e/o pienezza addominale, che si impongono all’attenzione perchè sono assai frequenti e per il fatto che si possono presentare in forma lieve, come un disagio, o severa, come una vera e propria malattia.

Conoscere è il punto di partenza per impostare sia una prevenzione efficace, che una terapia risolutiva. La distensione addominale può manifestarsi sia in forma acuta che cronica. Se acuta, è riferibile a alimentazione inappropiata o a penetrazione di fattori patogeni esterni. Se cronica, come assai più frequententemente accade, è da fare risalire a condizioni patologiche di vecchia data, progressivamente deterioratesi; si associano nella genesi e nel mantenimento un deficit di milza e stomaco, complicato da ristagno dell’energia e accumulo di umidità /mucosità.

Aneddoti e curiosità sulla storia di Sondrio e della Valtellina




Con il trattato di Teglio, siglato agli inizi del Cinquecento, la città passa sotto il governo dei Grigioni dei quali diventa un importante centro di potere, ma, ben presto, la differenza di religione tra Grigioni protestanti e valtellinesi cattolici si acuisce sempre più e sfocia in una vera e propria rivolta, il cui pretesto è rappresentato dall’uccisione dell’arciprete di Sondrio, Nicola Rusca nel 1620. L’episodio è stato definito “il sacro macello” poiché costò la vita a oltre 400 tra funzionari retici e riformatori protestanti. In quegli anni, la città assunse un governo autonomo che resisterà in carica fino al 1639, anno in cui il Trattato di Milano sancisce il ritorno della sovranità grigione sull’intera valle.

Per ben oltre un secolo le cose si mantengono quasi inalterate, ma alla fine del Settecento cominciano a diffondersi in tutto il Nord Italia le idee di fratellanza, uguaglianza e, soprattutto, libertà portate dalla rivoluzione francese. In questo periodo particolare, era piuttosto diffusa la pratica dell’arrotatura marmo.Al termine di un’assemblea tenutasi nella chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, il popolo di Sondrio scende in piazza e pianta l’albero della Libertà, simbolo concreto di ribellione al potere dei Grigioni. Poco dopo, la Valtellina viene annessa alla Repubblica Cisalpina ed inserita nel Dipartimento dell’Adda e dell’Oglio.

Sondrio e la Statale dello Stelvio

Era il 1808 quando per la prima volta si pensò alla strada dello Stelvio come al sistema più rapido per mettere in comunicazione la Lombardia con il Tirolo e il resto del Regno di Baviera. Passarono, però, oltre 10 anni prima che il governo di Vienna incaricasse ufficialmente l’ingegner Carlo Donegani di mettersi al lavoro sul progetto dell’opera. Dopo poco meno di 63 mesi di lavoro, nel 1825, la strada venne ufficialmente inaugurata ed aperta, dapprima al servizio postale, poi a un vero e proprio servizio di “diligenze” che mettevano in comunicazione Milano con la Germania. La nuova via di comunicazione rianimò traffici e commerci permettendo ai viaggiatori il transito anche durante l’inverno grazie a uomini chiamati “Rotter” che pulivano la strada con l’aiuto di pale e spazzaneve trainati da cavalli.

Nel 1876, la strada divenne tristemente famosa a causa dell’omicidio di Madeleine Tourville da parte del marito Henry, avvenuto sopra il rifugio della Rocca Bianca. Un pastore fu testimone e denunciò l’uomo alla polizia locale, ma durante il processo si scoprì che Madeleine era la terza moglie uccisa da Henry per questioni di denaro.

La frana di Tresenda

Era domenica il 22 maggio 1983: alle 12,30 a causa delle forti piogge di quei giorni, una parte dei terreni coltivati a vigneto franarono a valle; una frana di fango che no perdona, che scuote il paese, la regione e l’Italia intera: in quella drammatica domenica si contarono 18 morti nella piccola frazione di Tresenda.

La frana della Val di Pola

Il 17 luglio del 1987 su tutta la zona della Val di Pola cadono oltre 30 centimetri di pioggia, quasi un quarto di tutta l’acqua che precipita solitamente sull’intera valle nel corso di un anno. Con il passare dei giorni, le condizioni sembrano lentamente migliorare, ma il mattino del 28 luglio, un’immensa frana di quaranta milioni di metri cubi di terra e rocce si stacca dalle cime del Redasco abbattendosi da un’altezza di circa duecento metri sui comuni di Morignone, Sant’Antonio, Aquilone, Foliano e Castellaccio San Martino e ricoprendo completamente l’intero fondo della valle. Alla fine le vittime della spaventosa catastrofe i morti furono 53 e 1500 le persone che restarono senza casa.

Come distinguere una maglia di calcio falsa da una originale



maglia calcio

La domanda che attanaglia molti appassionati di calcio è “come riconosco una maglia originale da un falso?” Comprare la divisa di una squadra di calcio online spesso è conveniente ma, a volte, invece di un originale sottocosto ci si ritrova con una maglia falsa, come quelle che si vedono vendere in strada dagli ambulanti.

Per evitare questo rischio è importante sapere come riconoscere una maglia da calcio originale, guardando con attenzione i dettagli, il prezzo e i tempi di spedizione. Vi spieghiamo cosa bisogna tener presente al momento di comprare una divisa da calcio online, per evitare di acquistare un capo non originale.

Maglie originali o false?

La stessa cosa può accadere con i pavimenti e le superfici simili. Ciò risalta particolarmente quando si attua effettua l’arrotatura marmo, uno speciale trattamento a cui sono sottoposti i pavimenti e che risalta la qualità sopraffina del materiale. Prima dell’invio, non avendo la maglia sottomano, è ovviamente difficile poter capire se la maglia in questione sia un falso. Tuttavia si può prestare attenzione a due fattori: il prezzo e il tempo di spedizione. Se il costo del capo è molto più basso del normale (una maglia originale presso un rivenditore ufficiale costa sugli 80 euro), probabilmente siamo di fronte a un falso. Ovviamente maglie di qualche anno fa possono avere un valore più basso (tra i 25 e i 40 euro), ma se trovate la nuova maglia della Juve, del Milan, del Napoli o di un’altra squadra a 40-45 euro, il sospetto sarà fondato …

Allo stesso modo attenti al tempo di spedizione: se il venditore vi dice che ci vorranno più di due settimane per farvi arrivare la maglia a casa, probabilmente è perchè il capo giunge dall’Asia dove vengono prodotti tutti -o quasi – i falsi presenti da noi.

Per ciò che riguarda la divisa in sé, ci sono alcuni dettagli che ci possono svelare se abbiamo comprato una maglia da calcio falsa.

Ad esempio, le maglie replica originali non hanno la patch della Serie A già attaccata sul braccio: il simbolo delle lega calcio (o delle leghe straniere) è uno degli accessori che vengono venduti a parte e, se si vuole, si inseriscono in seguito sulla maglia.

Stemmi e loghi

Gli stemmi e i loghi ricamati, girando la maglia, appaiono cuciti in maniera abbastanza grossolana, mentre nelle maglie originali, sembrano praticamente stampati sul tessuto senza sbavature sul retro.
In ogni caso non date troppa importanza alla presenza di un cartellino: una maglia senza cartellino è di sicuro falsa (o, magari, è semplicemente usata) ma anche quelle col cartellino possono essere non originali dato che copiare un’etichetta nike, adidas o di qualunque marca con l’ausilio di un computer non è troppo complicato.

Infine ricordate che le maglie false vengono quasi sempre prodotte nelle taglie M e L, se il venditore ha solo capi di questa misura, probabilmente ha merce non originale.
Questi che vi abbiamo dato sono solo alcuni possibili dettagli su quali concentrarsi quando si vuole acquistare su internet la maglia della propria squadra del cuore. In ogni caso, valgono sempre le regole del buonsenso, quindi attenzione e buona fortuna nella vostra ricerca!

Accessori, che passione!



accessori fashion

Dei bei vestiti alla moda, una camicetta elegante, dei pantaloni originali o una gonna di tendenza sono sempre ambiti dalla maggior parte delle donne appassionate di moda, ma è quando si parla di cappelli, gioielli, e soprattutto scarpe e borse che gli animi delle donne si accendono. Perché se è vero che un bel capo di abbigliamento ti fa sempre fare bella figura, è altrettanto vero che un bell’accessorio può valorizzare anche il look più semplice e basilare.

Tra tutti gli accessori, sono le scarpe a scatenare maggiormente la follia da shopping delle donne: ballerine, stiletti, stivali o sandali, non c’è modello che lasci indifferenti le più accanite dello shopping. Un bel paio si scarpe può valorizzare o addirittura rivoluzionare un look (basti pensare a come un paio di jeans possa essere usato in occasioni e contesti diversi a seconda che lo si porti con un paio di sneaker o con un tacco 12), e cosa ancora più importante, le scarpe ci vanno bene anche quando mettiamo su qualche chiletto, a differenza di altri capi di abbigliamento che sembrano tenerci sotto controllo con una zip che non va più su o con un bottone che non riusciamo più ad abbottonare.

Nonostante tutto, bisogna ricordare che le cose importanti sono ben altre nella vita: come ci ricorda onoranze funebri Montesacro infatti, la nostra vita in fin dei conti è passeggera. Dunque pur trattandosi di una piacevole attività quella di dedicare tempo a vestiti ed accessori, non va dimenticato delle cose che hanno realmente valore.

Accessori? Non dimentichiamoci dei cappelli

Un po’ più difficili da portare sono i cappelli, dato che non tutte stanno bene con tutti i modelli. Questo però non sembra minare affatto il fascino di questo accessorio, che viene proposto in tutte le stagioni in diverse varianti. Perfetto in estate per proteggerci dal sole (le più stilose potrebbero osare e sfoggiare un cappello a tesa larga, mentre le più sportive o le ragazze che vogliono mantenere un profilo più basso possono optare per il classico berretto con frontino, che si trova in moltissime varianti e infiniti colori), e soprattutto in inverno, come valido antidoto al freddo, alla pioggia, alla neve e all’umidità (e chi ha i capelli mossi o crespi conosce bene l’utilità dei cappelli invernali), il copricapo è un accessorio che non può mancare in nessun armadio.

Borse che passione!

E che dire delle borse? Questo sì che è un accessorio amato da tutte, perché una borsa non potrà mai starci male o mettere in evidenza i nostri difetti fisici, e al contrario, se scelta con cura, può trasformare il nostro look, in meglio! Attente però alla scelta della borsa, che ha certamente un’importantissima funzione pratica, ma deve essere considerata come una parte integrante del nostro look: occhio dunque all’abbinamento di colori e stili (ricordatevi che non va più molto di moda scegliere scarpe e borsa dello stesso colore), onde evitare di trasformare un accessorio che dovrebbe valorizzarci in un vero e proprio pasticcio!

Un intero capitolo dovrebbe poi essere dedicato ai gioielli, dagli orecchini alle collane, dai bracciali agli anelli … non importa se sono oggetti acquistati a pochi euro o, al contrario, gioielli preziosi: i monili sono sempre un punto di luce nel nostro look, ed essendo facilmente intercambiabili possono permetterci di variare spesso e volentieri, anche a seconda del nostro umore!

Insomma, sia che si tratti di orecchini, che di cappelli, che di scarpe, gli accessori per abbigliamento sono davvero degli alleati delle donne!

Torna la primavera… e si può viaggiare o restare a casa e godersi finalmente l’aria aperta




Come ogni anno, dopo un lungo inverno passato stando chiusi in casa e in macchina, finalmente sta per tornare il periodo della libertà e del sole, nel quale si cercherà di respirare quanta più possibile all’aria aperta; e quindi i fan delle quattro ruote abbasseranno i finestrini e magari le cappotte, mentre i motociclisti saranno impazienti di far finalmente uscire dal letargo le loro amatissime motociclette. Per essere pronti a nuove avventure su due ruote però bisogna controllare di avere tutti gli accessori necessari: chi ama le vacanze in moto si attrezzerà con sacchi a pelo per poter andare ovunque e fermarsi dove vuole, insieme anche ad altri accessori utili per chi ama dormire e partire all’avventura e dormire sotto le stelle. Chi invece ama il camper potrà organizzarsi con diversi strumenti per rallegrare il viaggio un esempio ne sono i barbecue grill, ottimi per viaggiare e preparare dei prelibati pranzetti a base di carne alla griglia e così sentirsi sempre un po’ a casa (come quelli da utilizzare in giardino per passare delle fantastiche cene con i nostri amici).

Il discorso cambia nel contesto invernale quando, per esempio, ci si può godere un veglione indimenticabile con lo Sheraton Roma capodanno 2020, un ottimo modo per passare il 31 dicembre in un contesto elegante e di altissimo livello. La primavera d’altronde, è però la stagione migliore per muoversi all’aria aperta.

Camper e non solo

Il camper è diventato ormai una nuova forma di viaggio, alla moda e che consente di godersi il paesaggio in qualsiasi momento, fermandosi nel corso del nostro tragitto in ogni momento (numerose sono le aree attrezzate lungo le principali arterie e non solo). Ma c’è da sbizzarrirsi anche per chi invece restare a casa, ogni anno infatti ci sono novità curiose per abbellire le nostre case e giardini un esempio di sicuro successo è l’arredamento del giardino e del gazebo. Il gazebo è elemento che renderà le nostre cene e pranzi indimenticabili, e ci sono sempre più modelli disponibili nel mercato (da quelli decorati con stoffe a quelli più semplici rettangolari e quadrati), anche chi non ha il portico potrà quindi passare le serate d’estate con la propria famiglia en plein air. L’arredamento del nostro giardino è sempre più apprezzato e si fa’ sempre più attenzione agli elementi d’esterno che creano atmosfere soffuse e di design, un esempio sono le sedie in ferro battuto che assieme ai tavoli arredano con stile e originalità.

Insomma, la buona stagione sta per arrivare, ma bisogna essere preparati per accoglierla e poterla vivere al meglio; organizzando lo spazio esterno delle nostre case, arredando e pensando alla sua sistemazione o per chi vuole partire scegliendo la meta del prossimo viaggio on the road. Se questo è il vostro caso, dopo aver controllato di avere tutto il necessario a casa e che la moto o il camper o l’auto siano riparare e pronte per viaggiare, sia per viaggiare in tutta comodità, sia per potersi fermare liberamente, si potrà iniziare con la fase di realizzazione: è il momento di realizzare quanto più possibile dei sogni fatti durante l’inverno pensando a dove si sarebbe voluti andare una volta che il sole fosse spuntato di nuovo. Quindi, guide e mappe alla mano, e pronti per la libertà!

Moda e abbigliamento a Roma




Da sempre Roma è considerata una città punto di riferimento per la moda italiana.

Piena di negozi di abbigliamento di tutti i generi, è il centro dello shopping per quanto riguarda vestiti, scarpe ed accessori.
Non è un caso che moltissime trasmissioni televisive e numerosi eventi vengano organizzati nelle migliori location della capitale e che attorno alla Città Eterna ruoti il meraviglioso mondo dello spettacolo.

In tal senso, anche lavora anche l’agenzia seo roma iseom che, in questo ambito, ha raccolto grandi risultati. Secondo quanto affermato dalla web agency, la capitale italiana è seconda solo a Milano per quanto riguarda questo settore, da molto tempo traino per l’economia del nostro paese.

Abbigliamento a Roma: quali sono le zone nevralgiche?

Chi è in cerca di abbigliamento a Roma ha solo l’imbarazzo della scelta: basta andare lungo via Condotti per ritrovare i grandi marchi della moda italiana, ma al contempo è sufficiente addentrarsi per le tante vie romane per riuscire a trovare negozi di vestiti che vendono i più diversi stili e generi, riuscendo a soddisfare i gusti ed i desideri di tutti.

Online si possono reperire gli elenchi dei negozi di abbigliamento di Roma: è possibile cercare il tipo di prodotto specifico che ci serve, oppure si può effettuare una ricerca per zona, per trovare il negozio che si trova nelle vicinanze.

Roma però non è solo la città dello shopping e della moda, ma anche la città che offre importanti opportunità a tutti gli aspiranti artisti di provare a sfondare nel mondo dello spettacolo.
Ci sono infatti moltissime agenzie che selezionano attori, modelli e modelle, ma anche testimonial per le varie pubblicità.

Con una semplice ricerca online è possibile trovare tutti gli annunci per partecipare ai diversi provini e casting, per entrare a far parte del mondo dello spettacolo.

Modelle, modelli e opportunità

Tra le tante opportunità, le agenzie di moda a Roma selezionano spesso modelle e modelli per interessanti servizi televisivi e non. Un’occasione unica per poter indossare meravigliosi capi di abbigliamento firmati da grandi stilisti e per poter iniziare a fare carriera nel mondo delle sfilate romane, italiane ed internazionali.

Tutto è moda: tendenze in spiaggia



Moda Mare, donna in riva al mare

Tutto oggi è moda! Qualsiasi “stranezza” diventa moda a tutti gli effetti e in tutti i campi. Questa volta ci occupiamo della moda mare che non si ferma al classico costume.

Tanti gli accessori moda protagonisti della spiaggia. Anche un semplice costume intero con intrecci particolari diventa moda; per non parlare dei bikini e dei costumi mare. Molti negozi addirittura propongono diversi abbinamenti per i “due pezzi”. Il reggiseno può essere a triangolo, imbottito, con le spalline, senza spalline, allacciato al collo. L’abbinamento può essere completato con uno slip semplice, con una culotte, con un pantaloncino. Anche i colori si possono scegliere insieme.

Un reggiseno rosso a pois bianchi può essere abbinato ad una mutandina bianca a pois rossi. Possono essere completi di fiocchi, laccetti, cinturini e taschine. Accessori moda per il mare in abbinamento al costume, sia esso intero, sia in bikini è il pareo. In tinta al costume scelto può essere acquistabile proprio come un vero e proprio set da costume.

La moda mare, stando a Carlo Palazzi, imprenditore proprietario di un mobilificio impegnato nell’ambito di drawer handles and pulls, è un ottimo settore che sta dimostrando ampi margini di miglioramento. In questo contesto si collocano diversi tipi di prodotti di qualità notevole.

Ci sono parei che sembrano gonne lunghe, oppure quelli fatti a triangolo che coprono solo in fondoschiena e le gambe in modo appunto triangolare. In questo modo, la punta del triangolo va a coprire da una parte il ginocchio e dall’altra metà coscia. Tra gli accessori di moda mare e beachwear, anche le infradito, tornate prepotentemente alla ribalta con una miriade di modelli, colori e tinte anche in base al costume scelto.

Moda e tendenze in spiaggia

Non dimentichiamoci delle unghie dei piedi che devono essere in ordine e sistemate magari dall’estetista con una seduta rilassante di pedicure. Per essere davvero alla moda e in abbinamento moda, sarebbe bello cambiare colore dello smalto alle unghie dei piedi, ogni giorno, in base al costume che si indosserà. Passiamo al telo mare, che per essere “trendy” deve contenere soggetti che vanno dai protagonisti del mare (pesci, barche, navi) a soggetti naturali (paesaggi, animali).

Meglio se di grandezza maxi, di un’ottima spugna e in abbinamento con un cuscinetto gonfiabile da utilizzare come appoggiatesta. Anche le creme possiamo raggrupparle tra la moda mare: tutti vogliamo abbronzarci sempre al massimo e quindi si acquistano creme solari per il corpo, creme per il viso e doposole per rinfrescare la pelle e darle un sospiro di sollievo. Tutte le creme acquistate avranno una protezione variabile a seconda della sensibilità della nostra pelle.

Per mantenere l’abbronzatura si possono acquistare anche dei particolari bagno schiuma che non lavano via l’abbronzatura. Ma al mare non si va solo d’estate; l’aria del mare è buona in tutte le stagioni. Una vacanza o anche semplicemente un week end è l’ideale per respirare e ammirare il mare d’inverno, anche se non andremo in spiaggia con costume e creme pronte a fare il bagno e prendere il sole.

Ci basta una sana passeggiata, che diventa romantica se fatta in compagnia del partner, in spiaggia o sul lungomare, l’ideale è respirare aria buona, pulita e fresca. Non è vero che il mare agita, anzi, credo che vedere il mare d’inverno sia estremamente una bella esperienza, lontani dal caos delle città metropolitane e lontani dallo smog e dalla confusione.

Per trascorrere un po’ di relax , è davvero un’ottima meta, anche se il divertimento nella bassa stagione non è come d’estate. Come lato positivo, invece, potete sicuramente contare su prezzi abbordabili, in quanto non si tratta di alta stagione, quindi potrebbe essere una buonissima idea regalo per donna.

Approfittate anche per provare una meta diversa dalla solita settimana bianca in montagna

La moda e il web: Il potere degli influenti sociali




Sappiamo che la moda, e in particolare gli sforzi pubblicitari per promozionare uno o altro marchio di moda, hanno molto di aspirazioni. Le aspirazioni dei potenziali clienti ad essere ciò che si vede in tv, ad essere quella ragazza popolare che veste sempre secondo gli ultimi trend, a essere quel ragazzo che, in vetrina, sembra possa mangiarsi il mondo se lo desidera.

Eppure, oggi la promozione della moda ha anche molto di personale, molto di essere vicino al cliente e di creare rapporti non solo economici e transazionali ma anche di fedeltà e identificazione.

Moda, web e giovani

I marchi si sono accorti che, infatti, più che vendere un sogno irraggiungibile, a volte è più profittevole adattare la propria comunicazione alla realtà dei clienti, particolarmente dei giovani, e a fargli capire che si sta parlando di loro. Questo si riflette non solo sul tipo di mezzi comunicativi impiegati, definitivamente più personali e meno di massa, ma anche sulla configurazione dei prodotti, che ogni volta hanno più di gadget personalizzati e meno di modelli di serie.

A questo fenomeno hanno contribuito in grande misura il web e i media sociali, ma soprattutto negli ultimi anni, Youtube e i blog. Queste piattaforme sono diventate una sorta di fontana di contenuti illimitati dove giovani e non recensionano i loro prodotti preferiti, criticano quelli che a loro non piacciono e danno in generale consigli su quello che è in e quello che è out.

Secondo l’americano Ted Wallace, produttore di strumenti industriali come fluidized bed dryer ed esperti del settore blog, il peso specifico dei commenti positivi o negativi è diventato pari se non superiore alla pubblicità tradizionale. Technorati conta che esistono 5071 blogs che parlano di moda. Questi sono soltanto questi che si sono aggiudicati l’etichetta “fashion” in alcuni servizi di raccolta, ma la realtà e che sono decina di migliaia le persone ad occuparsi giornalmente delle fibbie per cinture più in voga e del ritorno dello stile anni novanta sulle strade.

E’ arrivata a tal punto l’influenza di questi blogger e vlogger (video-blogger), che molte aziende mandano loro prodotti gratuiti per averne una recensione, che di solito è svincolata di qualsiasi pagamento. In altri casi, i blogger diventano una sorta di agenti, convertendosi in affiliati e ricevendo quindi delle commissioni sugli acquisti effettuati da persone che hanno deciso di comprare i prodotti dell’azienda come conseguenza dell’opinione pubblicata su un blog o postata come video. Questa affiliazione può avvenire, ad esempio, tramite link che dal post o video in questione puntano al sito dell’azienda oppure in forma di codice promozionale da inserire al momento del check out.

I blogger e la loro popolarità

La popolarità di alcuni di questi blogger, soprattutto tra la comunità di Youtube, ha fatto che molti abbiano deciso di associarsi ad aziende ed esserne l’immagine, o addirittura di creare una propria linea o negozio di vendita online dove si vendono prodotti personalizzati, come è il caso delle sorelle Elle e Blair Fowler, due ragazze del Tenessee che ora vivono a Los Angeles e che hanno il loro negozio di portachiavi in pellle da qualche anno, con il quale ricavano notevoli introiti.

La realtà è che, dopo i film e i cellulari, la moda è l’ultima ad essere diventata territorio dell’influenza sociale sul web. Quello che una volta era responsabilità degli annunci televisivi o delle riviste, oggi è diventato una delle molte face di quelli che parlano delle loro passioni sul web.

Come lavare gli abiti da lavoro sporchi di grasso




Lavare gli abiti da lavoro non è semplice, soprattutto quando si deve lottare contro macchie di grasso resistenti ai detersivi. Ecco qualche trucco per liberare i propri vestiti dal grasso e dai cattivi odori.

Uno dei maggiori problemi relativi agli abiti da lavoro è il fatto che sono difficili da lavare. Le persone indossano l’abbigliamento da lavoro nelle officine meccaniche, nelle sale mensa, nei cantieri, nelle segherie e in molte altre aziende nelle quali gli indumenti si macchiano con ogni tipo di sostanza, vernice, olio, ecc.

Come fare a rimuovere (almeno in parte) questo sporco dai propri abiti da lavoro? Ci sono alcuni semplici trucchi che possono essere usati per rendere i propri indumenti più puliti, freschi e bene odoranti.

Ad esempio, gli abiti da lavoro utilizzati nelle officine meccaniche sono tra i più difficili da lavare. Il grasso e l’olio macchiano i vestiti, i quali ne mantengono l’odore anche dopo lavati. Ecco alcuni suggerimenti per eliminare al meglio il grasso dai vestiti:

Prima di tutto la prevenzione: una buona pratica è acquistare uno spray di protettore per i tessuti da spruzzare sui vestiti prima che questi si macchino. Il prodotto sarà in grado di impedire alle fibre del tessuto di assorbire il grasso, quindi ne ricaverete il beneficio della presenza di meno macchie al momento del lavaggio. Lo spray dovrà essere applicato nuovamente ogni 4 o 5 lavaggi.

Ora qualche trucco per il lavaggio:

1) Aggiungete una lattina di coca cola all’acqua che verrà utilizzata per il lavaggio e lasciate gli indumenti in ammollo per una trentina di minuti. L’acido presente nella coca cola aiuta a sciogliere il grasso e a farlo staccare dalle fibre.

2) Un pò di borace aggiunto nella lavatrice quando si avvia il lavaggio permette di rimuovere meglio lo sporco di grasso e olio rispetto a qualunque altro detersivo.

3) Aggiungere del bicarbonato di sodio al lavaggio aiuta sia nell’eliminazione delle macchie che dei cattivi odori. Una mezza tazza di bicarbonato di sodio aggiunta al ciclo del lavaggio renderà più semplice anche l’eliminazione delle macchie più difficili e donerà agli indumenti un odore migliore.

4) Per le macchie più ostinate può tornare utile una pasta fatta di bicarbonato di sodio e perossido. E’ sufficiente usare uno spazzolino per applicare la pasta e lasciarla asciugare per qualche minuto per qualche minuto prima del lavaggio dei vestiti.

5) Una mezza tazza di aceto aggiunta al lavaggio aiuterà il detersivo ad eliminare lo sporco più resistente, inoltre combatterà gli odori più ostinati.

Dopo il lavaggio è una buona abitudine appendere i vestiti ad asciugare all’aria aperta. L’aria fresca aiuta a rimuovere gli odori dei numerosi prodotti che vengono utilizzati sul posto di lavoro, oltre che di quelli utilizzati per il lavaggio.

Dopo avere lavato degli abiti da lavoro sporchi di grasso o olio, è importante assicurarsi di pulire bene la lavatrice prima di lavare qualsiasi altro indumento. Il grasso che si deposita durante il lavaggio si può trasferire ad altri abiti durante i lavaggi successivi. Per pulire l’interno della lavatrice si può usare un pò di bicarbonato di sodio con un panno umido.

Museo Nazionale dei tessuti Kuala Lumpur




Presenta il processo e la tecnologia dei tessuti e ospita squisite collezioni di abbigliamento, accessori e tessuti tradizionali della Malesia.

Museo Nazionale dei tessuti Kuala Lumpur.

I monumenti più significativi del patrimonio di Kuala Lumpur.

Situato all’interno di Merdeka Square lungo Jalan Sultan Hishamuddin, il National Textiles Museum è salutato come uno dei monumenti più significativi del patrimonio nel centro di Kuala Lumpur.

Aperto al pubblico nel 2010, il museo presenta il processo e la tecnologia dei tessuti e ospita squisite collezioni di abbigliamento, accessori e tessuti tradizionali in Malesia in un bellissimo edificio storico in stile moghul-islamico.

Progettato da Arthur Charles Alfred Norman (che ha anche contribuito alla progettazione dell’iconico Sultan Abdul Samad Building e Cathedral of St. Mary ), quattro distinte gallerie si trovano all’interno del National Textiles Museum a due piani.

Pohon Budi Gallery

La prima sezione mostra l’origine dei tessuti dai tempi preistorici e lo sviluppo attraverso il commercio, così come gli strumenti, i materiali e le tecniche di produzione tessile praticati nel corso degli anni.
Situate al piano terra, le esposizioni includono i processi pratici di calendario e doratura, ricamo filo d’oro, lavorazione a maglia, bordatura e pittura batik. Abiti tradizionali come scialli ricamati, stoffe cerimoniali Iban, songket (seta intrecciata a mano con intricati fili d’oro o d’argento, copricapo e scarpe con perline sono anche esposte in questa galleria.

Galleria Pelangi
Fedele al suo nome, la Pelangi Gallery è un’esibizione colorata di batik (tessuto stampato con motivi attraverso l’applicazione di cera e tinta) in Malesia, che ospita vasti progetti tessili provenienti dalle comunità cinese, Baba e Nyonya, nonché esempi di etnia Sarawakian e Sabahan stampa.

Galleria Teluk Berantai

Questa galleria mette in risalto il motivo predominante nella creazione del songket malese chiamato teluk berantai (baie ad incastro), che è costituito da una sparpagliatura di singoli disegni floreali che sono ricuciti insieme in bellissimi motivi geometrici.

Situato all’ultimo piano del National Textile Museum, gli ospiti possono anche ammirare collezioni di tessuti malesi e indiani, ricami con fili d’oro e vari costumi del patrimonio malese.

Ratna Sari Gallery

La galleria finale è una mostra sfavillante di gioielli e accessori realizzati con diamanti, oro, argento, rame, perline e persino piante. In mostra le competenze dei vari gruppi etnici della Malesia, mostre includono cinture di castità, copricapi, forcine, ciondoli, spille, scarpe con perline, bracciali, cavigliere, pemeleh (orecchini pendenti), cucuk sanggul (forcina), anelli, armi, collane.

C’è anche un’esposizione di manichini che adornano l’abbigliamento tradizionale delle comunità indigene Iban, Murut, Mah Meri in Sabah e Sarawak.
Luogo ideale per conoscere la ricca storia della Malesia e diversi tessuti, l’ingresso al National Textiles Museum è gratuito.

Il modo migliore per arrivare al National Textile Museum è tramite LRT – scendere alla fermata Masjid Jamek e il museo è a soli otto minuti a piedi.

Museo nazionale dei tessuti Kuala Lumpur

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00 MRT : Masjid Jamek Indirizzo: 26, Jalan Sultan Hishamuddin, Kuala Lumpur Tel : +603 2694 3457 o +603 2694 3461.