black Ray-Ban Wayfarer sunglasses on beach sand

Tutto è moda: tendenze in spiaggia

Tutto oggi è moda! Qualsiasi “stranezza” diventa moda a tutti gli effetti e in tutti i campi. Questa volta ci occupiamo della moda mare che non si ferma al classico costume.

Tanti gli accessori moda protagonisti della spiaggia. Anche un semplice costume intero con intrecci particolari diventa moda; per non parlare dei bikini e dei costumi mare. Molti negozi addirittura propongono diversi abbinamenti per i “due pezzi”. Il reggiseno può essere a triangolo, imbottito, con le spalline, senza spalline, allacciato al collo. L’abbinamento può essere completato con uno slip semplice, con una culotte, con un pantaloncino. Anche i colori si possono scegliere insieme.

Un reggiseno rosso a pois bianchi può essere abbinato ad una mutandina bianca a pois rossi. Possono essere completi di fiocchi, laccetti, cinturini e taschine. Accessori moda per il mare in abbinamento al costume, sia esso intero, sia in bikini è il pareo. In tinta al costume scelto può essere acquistabile proprio come un vero e proprio set da costume.

La moda mare, stando a Carlo Palazzi, imprenditore proprietario di un mobilificio impegnato nell’ambito di drawer handles and pulls, è un ottimo settore che sta dimostrando ampi margini di miglioramento. In questo contesto si collocano diversi tipi di prodotti di qualità notevole.

Ci sono parei che sembrano gonne lunghe, oppure quelli fatti a triangolo che coprono solo in fondoschiena e le gambe in modo appunto triangolare. In questo modo, la punta del triangolo va a coprire da una parte il ginocchio e dall’altra metà coscia. Tra gli accessori di moda mare e beachwear, anche le infradito, tornate prepotentemente alla ribalta con una miriade di modelli, colori e tinte anche in base al costume scelto.

Moda e tendenze in spiaggia

Non dimentichiamoci delle unghie dei piedi che devono essere in ordine e sistemate magari dall’estetista con una seduta rilassante di pedicure. Per essere davvero alla moda e in abbinamento moda, sarebbe bello cambiare colore dello smalto alle unghie dei piedi, ogni giorno, in base al costume che si indosserà. Passiamo al telo mare, che per essere “trendy” deve contenere soggetti che vanno dai protagonisti del mare (pesci, barche, navi) a soggetti naturali (paesaggi, animali).

Meglio se di grandezza maxi, di un’ottima spugna e in abbinamento con un cuscinetto gonfiabile da utilizzare come appoggiatesta. Anche le creme possiamo raggrupparle tra la moda mare: tutti vogliamo abbronzarci sempre al massimo e quindi si acquistano creme solari per il corpo, creme per il viso e doposole per rinfrescare la pelle e darle un sospiro di sollievo. Tutte le creme acquistate avranno una protezione variabile a seconda della sensibilità della nostra pelle.

Per mantenere l’abbronzatura si possono acquistare anche dei particolari bagno schiuma che non lavano via l’abbronzatura. Ma al mare non si va solo d’estate; l’aria del mare è buona in tutte le stagioni. Una vacanza o anche semplicemente un week end è l’ideale per respirare e ammirare il mare d’inverno, anche se non andremo in spiaggia con costume e creme pronte a fare il bagno e prendere il sole.

Ci basta una sana passeggiata, che diventa romantica se fatta in compagnia del partner, in spiaggia o sul lungomare, l’ideale è respirare aria buona, pulita e fresca. Non è vero che il mare agita, anzi, credo che vedere il mare d’inverno sia estremamente una bella esperienza, lontani dal caos delle città metropolitane e lontani dallo smog e dalla confusione.

Per trascorrere un po’ di relax , è davvero un’ottima meta, anche se il divertimento nella bassa stagione non è come d’estate. Come lato positivo, invece, potete sicuramente contare su prezzi abbordabili, in quanto non si tratta di alta stagione, quindi potrebbe essere una buonissima idea regalo per donna.

Approfittate anche per provare una meta diversa dalla solita settimana bianca in montagna

five jackets on clothes rack

La moda e il web: Il potere degli influenti sociali

Sappiamo che la moda, e in particolare gli sforzi pubblicitari per promozionare uno o altro marchio di moda, hanno molto di aspirazioni. Le aspirazioni dei potenziali clienti ad essere ciò che si vede in tv, ad essere quella ragazza popolare che veste sempre secondo gli ultimi trend, a essere quel ragazzo che, in vetrina, sembra possa mangiarsi il mondo se lo desidera.

Eppure, oggi la promozione della moda ha anche molto di personale, molto di essere vicino al cliente e di creare rapporti non solo economici e transazionali ma anche di fedeltà e identificazione.

Moda, web e giovani

I marchi si sono accorti che, infatti, più che vendere un sogno irraggiungibile, a volte è più profittevole adattare la propria comunicazione alla realtà dei clienti, particolarmente dei giovani, e a fargli capire che si sta parlando di loro. Questo si riflette non solo sul tipo di mezzi comunicativi impiegati, definitivamente più personali e meno di massa, ma anche sulla configurazione dei prodotti, che ogni volta hanno più di gadget personalizzati e meno di modelli di serie.

A questo fenomeno hanno contribuito in grande misura il web e i media sociali, ma soprattutto negli ultimi anni, Youtube e i blog. Queste piattaforme sono diventate una sorta di fontana di contenuti illimitati dove giovani e non recensionano i loro prodotti preferiti, criticano quelli che a loro non piacciono e danno in generale consigli su quello che è in e quello che è out.

Secondo l’americano Ted Wallace, produttore di strumenti industriali come fluidized bed dryer ed esperti del settore blog, il peso specifico dei commenti positivi o negativi è diventato pari se non superiore alla pubblicità tradizionale. Technorati conta che esistono 5071 blogs che parlano di moda. Questi sono soltanto questi che si sono aggiudicati l’etichetta “fashion” in alcuni servizi di raccolta, ma la realtà e che sono decina di migliaia le persone ad occuparsi giornalmente delle fibbie per cinture più in voga e del ritorno dello stile anni novanta sulle strade.

E’ arrivata a tal punto l’influenza di questi blogger e vlogger (video-blogger), che molte aziende mandano loro prodotti gratuiti per averne una recensione, che di solito è svincolata di qualsiasi pagamento. In altri casi, i blogger diventano una sorta di agenti, convertendosi in affiliati e ricevendo quindi delle commissioni sugli acquisti effettuati da persone che hanno deciso di comprare i prodotti dell’azienda come conseguenza dell’opinione pubblicata su un blog o postata come video. Questa affiliazione può avvenire, ad esempio, tramite link che dal post o video in questione puntano al sito dell’azienda oppure in forma di codice promozionale da inserire al momento del check out.

I blogger e la loro popolarità

La popolarità di alcuni di questi blogger, soprattutto tra la comunità di Youtube, ha fatto che molti abbiano deciso di associarsi ad aziende ed esserne l’immagine, o addirittura di creare una propria linea o negozio di vendita online dove si vendono prodotti personalizzati, come è il caso delle sorelle Elle e Blair Fowler, due ragazze del Tenessee che ora vivono a Los Angeles e che hanno il loro negozio di portachiavi in pellle da qualche anno, con il quale ricavano notevoli introiti.

La realtà è che, dopo i film e i cellulari, la moda è l’ultima ad essere diventata territorio dell’influenza sociale sul web. Quello che una volta era responsabilità degli annunci televisivi o delle riviste, oggi è diventato una delle molte face di quelli che parlano delle loro passioni sul web.

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Come lavare gli abiti da lavoro sporchi di grasso

Lavare gli abiti da lavoro non è semplice, soprattutto quando si deve lottare contro macchie di grasso resistenti ai detersivi. Ecco qualche trucco per liberare i propri vestiti dal grasso e dai cattivi odori.

Uno dei maggiori problemi relativi agli abiti da lavoro è il fatto che sono difficili da lavare. Le persone indossano l’abbigliamento da lavoro nelle officine meccaniche, nelle sale mensa, nei cantieri, nelle segherie e in molte altre aziende nelle quali gli indumenti si macchiano con ogni tipo di sostanza, vernice, olio, ecc.

Come fare a rimuovere (almeno in parte) questo sporco dai propri abiti da lavoro? Ci sono alcuni semplici trucchi che possono essere usati per rendere i propri indumenti più puliti, freschi e bene odoranti.

Ad esempio, gli abiti da lavoro utilizzati nelle officine meccaniche sono tra i più difficili da lavare. Il grasso e l’olio macchiano i vestiti, i quali ne mantengono l’odore anche dopo lavati. Ecco alcuni suggerimenti per eliminare al meglio il grasso dai vestiti:

Prima di tutto la prevenzione: una buona pratica è acquistare uno spray di protettore per i tessuti da spruzzare sui vestiti prima che questi si macchino. Il prodotto sarà in grado di impedire alle fibre del tessuto di assorbire il grasso, quindi ne ricaverete il beneficio della presenza di meno macchie al momento del lavaggio. Lo spray dovrà essere applicato nuovamente ogni 4 o 5 lavaggi.

Ora qualche trucco per il lavaggio:

1) Aggiungete una lattina di coca cola all’acqua che verrà utilizzata per il lavaggio e lasciate gli indumenti in ammollo per una trentina di minuti. L’acido presente nella coca cola aiuta a sciogliere il grasso e a farlo staccare dalle fibre.

2) Un pò di borace aggiunto nella lavatrice quando si avvia il lavaggio permette di rimuovere meglio lo sporco di grasso e olio rispetto a qualunque altro detersivo.

3) Aggiungere del bicarbonato di sodio al lavaggio aiuta sia nell’eliminazione delle macchie che dei cattivi odori. Una mezza tazza di bicarbonato di sodio aggiunta al ciclo del lavaggio renderà più semplice anche l’eliminazione delle macchie più difficili e donerà agli indumenti un odore migliore.

4) Per le macchie più ostinate può tornare utile una pasta fatta di bicarbonato di sodio e perossido. E’ sufficiente usare uno spazzolino per applicare la pasta e lasciarla asciugare per qualche minuto per qualche minuto prima del lavaggio dei vestiti.

5) Una mezza tazza di aceto aggiunta al lavaggio aiuterà il detersivo ad eliminare lo sporco più resistente, inoltre combatterà gli odori più ostinati.

Dopo il lavaggio è una buona abitudine appendere i vestiti ad asciugare all’aria aperta. L’aria fresca aiuta a rimuovere gli odori dei numerosi prodotti che vengono utilizzati sul posto di lavoro, oltre che di quelli utilizzati per il lavaggio.

Dopo avere lavato degli abiti da lavoro sporchi di grasso o olio, è importante assicurarsi di pulire bene la lavatrice prima di lavare qualsiasi altro indumento. Il grasso che si deposita durante il lavaggio si può trasferire ad altri abiti durante i lavaggi successivi. Per pulire l’interno della lavatrice si può usare un pò di bicarbonato di sodio con un panno umido.

Museo Nazionale dei tessuti Kuala Lumpur

Presenta il processo e la tecnologia dei tessuti e ospita squisite collezioni di abbigliamento, accessori e tessuti tradizionali della Malesia.

Museo Nazionale dei tessuti Kuala Lumpur.

I monumenti più significativi del patrimonio di Kuala Lumpur.

Situato all’interno di Merdeka Square lungo Jalan Sultan Hishamuddin, il National Textiles Museum è salutato come uno dei monumenti più significativi del patrimonio nel centro di Kuala Lumpur.

Aperto al pubblico nel 2010, il museo presenta il processo e la tecnologia dei tessuti e ospita squisite collezioni di abbigliamento, accessori e tessuti tradizionali in Malesia in un bellissimo edificio storico in stile moghul-islamico.

Progettato da Arthur Charles Alfred Norman (che ha anche contribuito alla progettazione dell’iconico Sultan Abdul Samad Building e Cathedral of St. Mary ), quattro distinte gallerie si trovano all’interno del National Textiles Museum a due piani.

Pohon Budi Gallery

La prima sezione mostra l’origine dei tessuti dai tempi preistorici e lo sviluppo attraverso il commercio, così come gli strumenti, i materiali e le tecniche di produzione tessile praticati nel corso degli anni.
Situate al piano terra, le esposizioni includono i processi pratici di calendario e doratura, ricamo filo d’oro, lavorazione a maglia, bordatura e pittura batik. Abiti tradizionali come scialli ricamati, stoffe cerimoniali Iban, songket (seta intrecciata a mano con intricati fili d’oro o d’argento, copricapo e scarpe con perline sono anche esposte in questa galleria.

Galleria Pelangi
Fedele al suo nome, la Pelangi Gallery è un’esibizione colorata di batik (tessuto stampato con motivi attraverso l’applicazione di cera e tinta) in Malesia, che ospita vasti progetti tessili provenienti dalle comunità cinese, Baba e Nyonya, nonché esempi di etnia Sarawakian e Sabahan stampa.

Galleria Teluk Berantai

Questa galleria mette in risalto il motivo predominante nella creazione del songket malese chiamato teluk berantai (baie ad incastro), che è costituito da una sparpagliatura di singoli disegni floreali che sono ricuciti insieme in bellissimi motivi geometrici.

Situato all’ultimo piano del National Textile Museum, gli ospiti possono anche ammirare collezioni di tessuti malesi e indiani, ricami con fili d’oro e vari costumi del patrimonio malese.

Ratna Sari Gallery

La galleria finale è una mostra sfavillante di gioielli e accessori realizzati con diamanti, oro, argento, rame, perline e persino piante. In mostra le competenze dei vari gruppi etnici della Malesia, mostre includono cinture di castità, copricapi, forcine, ciondoli, spille, scarpe con perline, bracciali, cavigliere, pemeleh (orecchini pendenti), cucuk sanggul (forcina), anelli, armi, collane.

C’è anche un’esposizione di manichini che adornano l’abbigliamento tradizionale delle comunità indigene Iban, Murut, Mah Meri in Sabah e Sarawak.
Luogo ideale per conoscere la ricca storia della Malesia e diversi tessuti, l’ingresso al National Textiles Museum è gratuito.

Il modo migliore per arrivare al National Textile Museum è tramite LRT – scendere alla fermata Masjid Jamek e il museo è a soli otto minuti a piedi.

Museo nazionale dei tessuti Kuala Lumpur

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00 MRT : Masjid Jamek Indirizzo: 26, Jalan Sultan Hishamuddin, Kuala Lumpur Tel : +603 2694 3457 o +603 2694 3461.